Endodonzia

 

Molto spesso, per quanto possiamo porre la massima attenzione alla nostra condotta alimentare, è possibile incorrere in spiacevoli inconvenienti per i nostri denti come dolore, ipersensibilità al caldo e al freddo e infiammazione gengivale.

 

Fra le numerose problematiche di cui questi segnali sono testimoni, nella maggior parte dei casi i nostri sintomi saranno indicatori di una carie, e maggiore sarà il tempo che lasceremo trascorrere prima di prendere provvedimenti, maggiore sarà l’intensità del nostro disagio.

 

In questi casi, la scienza medica in ambito odontoiatrico ci propone una soluzione terapeutica assolutamente efficace: l’endodonzia.

 

 

Ma qual è il significato di Endodonzia?

 

Nonostante sia un termine costantemente utilizzato nel mondo delle cure dentistiche, nel “mondo dei pazienti” questa parola non è molto conosciuta. Questo perché molto spesso, a beneficio di una maggiore comprensione, si tende a utilizzare terminologie diverse quali “terapia canalare” e, soprattutto, “devitalizzazione del dente”.

Il concetto base è che l’endodonzia è una tecnica terapeutica studiata appositamente per intervenire nella cura di carie profonde e/o trascurate per un lasso piuttosto ampio di tempo, spesso dovute ad una inadeguata pulizia dei denti.

 Nella pratica, parliamo di un intervento curativo della carie attraverso la rimozione rapida e completa di tutti i batteri e le infezioni che vanno progressivamente a formarsi all’interno dell’area molle del dente, e che rappresentano la causa principale di dolore e disagio soprattutto nel tentativo di avere una normale masticazione durante i pasti.

 Nei casi più gravi, questo disagio si estende anche in “condizione di riposo”. L’endodonzia pone termine in modo definitivo a questo genere di problematica, intervenendo con una devitalizzazione del dente che arresterà immediatamente il processo infiammatorio, praticamente azzerando i rischi di ascessi e di formazione di recidive.